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  Mario Nigro appena adolescente MARIO NIGRO


Adolescenza


Livorno  
Mario adolescente
Mario adolescente


INDICE DELLA BIOGRAFIA
  1. Nato a Pistoia
  2. La madre
  3. Il padre
  4. L'infanzia
  5. Livorno
  6. Adolescenza
  7. Laurea
  8. Mineralogia
  9. Farmacia
  10. Lavoro e matrimonio
Mario, che aveva iniziato a suonare il violino e il pianoforte a 5 anni, successivamente si mise anche a disegnare e imbrattare con i tubetti a olio regalati dalla sorella Giovanna. A sedici annni prese a smacchiaiolare tutto ciò che capitava a tiro. E qui iniziò la vera carriera di pittore. Già, perché lui non amava la definizione di Artista, e men che meno quella di Maestro. Era, si sentiva, voleva sentirsi considerato un pittore.
     Ho detto smacchiaiolare non a caso. Livorno assieme a Firenze era la capitale del Movimento pittorico dei cosiddetti macchiaioli. Ma il Fattori, se vogliamo, era uno dei tanti. Ancora adesso esiste l'usanza di recarsi davanti al mare, soprattutto nella zona a sud di Livorno, di piantare sul terreno un piccolo cavalletto portatile, una tela, aprire una scatola di colori e uno sgabello, e iniziare a dipingere, tra i curiosi che ogni tanto si soffermano a osservare.
     In un dattiloscritto ritrovato nelle sue carte, vi è riportato il fatto che in un ceto medio, borghese, qual'era la sua famiglia, venisse vista più consona un'attività musicale che la pittura. Sicuramente aveva un buon orecchio musicale e a me aveva sempre detto di aver scelto la musica perché si sentiva molto portato verso l'astrazione e la matematicità della musica, e di aver ripiegato poi sull'arte figurativa perché le ristrettezze economiche, la mancanza della possibilità di affittare un pianoforte e la distruzione fisica del violino gli avevano impedito di proseguire e dunque aveva in un primo tempo ripiegato sulla pittura, che poi comunque divenne il suo scopo di vita.
     Tuttavia è assolutamente necessario spiegare che la pittura, che in età adolescenziale costituiva un semplice sfogo, un'esigenza creativa, in un secondo momento divenne lo strumento per esprimere un insieme di aspirazioni ieali, delle quali l'espressione artistica era un vettore.


Gianni Nigro





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