Galleria Vittorio Emanuele III - Paderno del Grappa, Provincia di Treviso

Christian Tessadri

Sul fianco destro della Caserma Milano si trova l’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele III, in origine la Caserma e la galleria erano comunicanti per mezzo di un cunicolo interno che permetteva il passaggio in tutta sicurezza delle truppe e del personale.
La costruzione della galleria rappresentava quindi un fattore determinante nel tentativo di arrestare l’avanzata Austro Ungarica, la sua costruzione iniziò nel novembre 1917 sul progetto del Colonnello Nicola Gavotti, ufficiale del Genio Militare. Si trattò di un’opera di fortificazione veramente grandiosa, con il suo sviluppo di 5 chilometri interamente in galleria. E’ strutturata su di un corridoio principale, lungo circa 1,5 chilometri, da cui si dipartono numerosi corridoi laterali destinati ad ospitare bocche di artiglieria, osservatori e postazioni per mitragliatrici. La galleria, ricavata al di sotto della Cima Grappa, è alta mt. 3 e larga da 1.80 a 2.50 - fu necessario asportare circa 40.000 mt cubi di roccia impiegando 24 perforatrici meccaniche.
Per facilitare eventuali azioni offensive vennero ricavati diversi corridoi di sbocco, attraverso i quali le truppe potevano raggiungere l’esterno con notevole effetto sorpresa, e in tutta sicurezza. La sua costruzione fu portata a termine a tempo di record, e a pieno regime vi potevano essere ospitati 15.000 uomini, dotati di tutti gli apparati tecnici e logistici, oltre a 72 cannoni e circa 70 mitragliatrici in grado di far fuoco su entrambi i versanti della Cima.

Gli approntamenti difensivi della galleria concorsero efficacemente ad assicurarci il possesso dell'imponente massiccio nel corso della seconda e della terza battaglia del Grappa. Accanto all'ingresso della galleria, sorge il cippo ricordo ai Caduti partigiani sul Grappa nel periodo 1943-1945.
Oggi la Galleria Vittorio Emanuele III è visitabile per metà della sua lunghezza, circa 800 metri, in assoluta sicurezza, in quanto è dotata di un impianto di illuminazione che ne permette un agevole transito. Trattandosi di un’opera in galleria è necessario indossare un impermeabile e un abbigliamento in grado di riparare dal freddo, anche nel periodo estivo, utili anche una torcia elettrica.

Matteo Gadola

Galleria visitabile in maniera gratuita previa richiesta al personale militare presente nell'attigua caserma.
Arrivati verso le 9:05 abbiamo chiesto la possibilità di visitare la galleria e ci hanno chiesto di attendere qualche minuto per vedere se arrivava qualche altra persona in modo da essere almeno una decina. In un quarto d'ora siamo diventati 13 iniziando la visita. Di prassi dura sui 20 minuti ma può essere allungata in momenti della giornata che lo permettono (poca gente).
Il personale è gentile e preparato.
Esperienza consigliatissima soprattutto ad inizio giornata.

Luca Fogar

Occasione
Gita del we con la famiglia

Location
Suggestiva ed interessante per comprendere lo sforzo bellico italiano per difendere il monte grappa.
Ottimi gli alpini che accompagnano nella visita. Da considerare che non sono guide specializzate ma quando si chiedono informazioni si rivelano competenti ed informati.
Se il servizio fosse un po’ migliorato (caschetti migliori, rinnovamento del video, semplificazione della coda, etc) sarebbe giusto pagare qualcosa da investire nella manutenzione e valorizzazione del monumento.

Alessio Ritucci

È una galleria lunga 5km (ma non tutta visitabile) utilizzata durante la Guerra. Poteva ospitare migliaia di militari e percorrendo queste gallerie ci si rende conto di quanto fosse dura la loro vita. Si può accedere solo se accompagnati da un militare, potete chiedere alla vicina caserma Milano. Il militare che ci ha accompagnati è stato molto gentile e ci ha spiegato tutto nel dettaglio.

Castore

Un'importante opera militare, risalente alla fase finale della Prima Guerra Mondiale, e realizzata come baluardo difensivo conto l'invasione, Austro-Ungarica e Tedesca, dopo il ripiegamento del contingente Italiano dovuto allo sfondamento nemico del Fronte Carsico-Isontino.
A fianco della Caserma Milano, oggi museo Storico, si trova la Galleria che, in origine, erano comunicanti tramite un tunnel. Realizzata tra il Gennaio ed il Giugno del 1918 sul progetto del Colonnello Nicola Gavotti, ufficiale del Genio Militare, servì al rafforzamento del saliente di Cima Grappa. Il suo sviluppo originale era di 5 km, realizzati su di una galleria principale di 1,5 km con diramazioni varie che servivano per il posizionamento di oltre 72 cannoni e 70 mitragliatrici e un considerevole numero di effettivi. La galleria garantiva una autonomia di 15 giorni prima dei nuovi approvvigionamenti. Al suo interno vi era un serbatoio per l'acqua, un ricovero medico e centralini telefonici. Oggi la galleria è visitabile in forma ridotta e viene accompagnata dalle spiegazioni del personale militare di stanza al Sacrario Militare sovrastante. Ingresso gratuito accanto ad un comodo parcheggio. Vale la pena integrare la visita con la ricerca approfondita di informazioni ad essa legate.

Marco Colombo

Fortificazione ben tenuta.
Lugo di altissimo valore storico.
All'interno sono ancora conservati i cannoni dell'epoca.
La galleria è visitabile solo se accompagnati dalle guide o dagli Alpini in servizio.
Munirsi di scarpe antiscivolo e una felpa/kway anche in estate perché dentro fa freddo.

Massimo Ghersi

Io sono stato militare 35 anni. Dentro alla galleria, mi sento piccolo. Questi uomini hanno fatto opere e atti indescrivibili. Chiusi qui dentro come formiche, al freddo e sotto le bombe....Tutti eroi. Questa cresta, tenuta con la forza della disperazione, grazie a quest'opera, pesano l'impegno, la fatica, il sacrificio estremo dei militari italiani. Grandi. Immensi. Vale vera, la frase Monte Grappa sei la mia patria. Consiglio di vederla. Cercate di coglierne l'essenza. Anche in chiave futura.

Susana Tapia

ATTENZIONE:
Cani NON ammessi nel monumento, gallerie e museo. Di passo ne anche nel rifugio... Le persone che gestiscono l'ingresso molto aggressivi (modi militari?) Anche chiedono documenti ai visitatori.... È stato così sgradevole che abbiamo deciso di non entrare da nessuna parte, oltre a che avevamo il cane. Una tristeza.