Cattedrale di San Paolo - Alatri, Provincia di Frosinone

Indirizzo: Piazzale dell'Acropoli, 03011 Alatri FR, Italia.

SpecialitĂ : Cattedrale cattolica, Attrazione turistica.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 174 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.6/5.

đź“Ś Posizione di Cattedrale di San Paolo

Cattedrale di San Paolo Piazzale dell'Acropoli, 03011 Alatri FR, Italia

⏰ Orario di apertura di Cattedrale di San Paolo

  • Lunedì: 11–03:25
  • Martedì: 11–03:25
  • Mercoledì: 11–03:25
  • Giovedì: 11–03:25
  • Venerdì: 11–03:25
  • Sabato: 11–03:25
  • Domenica: 11–03:25

Cattedrale di San Paolo è un luogotenente religioso e turístico situato in Italia, più precisamente in Piazzale dell'Acropoli, 03011 Alatri FR, Italia. Questa cattedrale cattolica è una delle principali attrazioni turistiche della zona e offre una ricca storia e bellezza architettonica da scoprire. La sua ubicación especial, su resti del tempio di Saturno, la rende una visita imperdibile per chiunque si avvicini a questa "Città di Saturno".

Caratteristiche e ubicazione

La concattedrale di San Paolo apostolo è il duomo di Alatri e si trova circondata da alte mura ciclopiche che aggiungono un tocco di maestosità all'ambiente. I viali alberati che la circondano offrono un ampio panorama verso le vette di Campocatino, rendendo la visita un'esperienza sensoriale. La cattedrale custodisce preziose reliquie, come quelle di papa Sisto I e del miracolo eucaristico avvenuto ad Alatri nel 1228.

AccessibilitĂ  e servizi

Cattedrale di San Paolo è consapevole dell'importanza di rendere la sua visita accessibile a tutti, incluso ai visitatori che usano una sedia a rotelle. L'ingresso è accessibile e ci sono anche spazi per il parcheggio delle sedie a rotelle. Questo complesso religioso si impegna a garantire un'esperienza positiva per tutti i visitatori.

Opinioni e recensioni

Con un totale di 174 recensioni su Google My Business, Cattedrale di San Paolo ha ricevuto una valutazione media di 4.6/5. Gli ospiti ammirano la bellezza e la ricchezza storica dell'edificio, nonché la gentilezza e l'accoglienza dei membri del personale. Molti visitatori sottolineano l'impatto emotivo che la cattedrale ha avuto su di loro, condividendo la loro emozione di fronte a un luogo così carico di storia e fede.

Se stai pianificando una visita a Alatri, la Cattedrale di San Paolo è un'esperienza che non dovresti perdere. La sua ubicazione unica, le sue bellezze architettoniche e la ricca storia renderanno la tua visita un ricordo indimenticabile. Non dimenticare di portare il tuo telefono per immortalare i panorami e gli splendidi dettagli architettonici di questa cattedrale cattolica. Questa visita sarà un viaggio nel tempo e nella fede che non solo ti darà la possibilità di approfondire la tua conoscenza della storia italiana, ma anche di abbracciare le bellezze culturali e spirituali che questo luogo offre.

đź‘Ť Recensioni di Cattedrale di San Paolo

Cattedrale di San Paolo - Alatri, Provincia di Frosinone
Bruno B.
5/5

L'Acropoli di Alatri e' circondata da alte Mura Ciclopiche,la Cattedrale e viali alberati da cui vedere un ampio panorama verso le vette di Campocatino.
Alatri e' una delle "Citta' di Saturno".

Cattedrale di San Paolo - Alatri, Provincia di Frosinone
Emanuele M.
5/5

La concattedrale di San Paolo apostolo è il duomo di Alatri. Sorge sui resti del tempio di Saturno, che all'epoca degli Ernici dominava l'acropoli della città. Custodisce le reliquie di papa Sisto I, qui traslate nel XII secolo, e quelle del miracolo eucaristico che avvenne ad Alatri nel 1228.

Cattedrale di San Paolo - Alatri, Provincia di Frosinone
Roberto V.
5/5

Posta sulla sommità dell'antica acropoli, la Cattedrale sorge sui resti di una preesistente chiesa del 900 D.C., è stata più volte rimaneggiata nei secoli e custodisce reperti cosmateschi del 1200, le reliquie e la statua di San Sisto I e la reliquia del Miracolo Eucaristico dell’ "Ostia Incarnata" (particola eucaristica divenuta miracolosamente carne nel 1227), visibile in un ostensorio della scuola del Beato Angelico, in metallo dorato, a forma di tempietto. Tutto intorno alla Cattedrale si sviluppa un ampio, splendido, silenzioso e verde pianoro, che offre dei suggestivi punti di osservazione sulla cittadina di Alatri e sul territorio circostante e che lascia intravedere i resti di quella che era l'acropoli di Alatri e le sue mura ciclopiche.

Cattedrale di San Paolo - Alatri, Provincia di Frosinone
Vincenzo B.
4/5

Salendo sull'acropoli di Alatri la visita al Duomo è necessaria, non vi aspettate una grande maestosità.

Cattedrale di San Paolo - Alatri, Provincia di Frosinone
stefania C.
5/5

Tra i miracoli eucaristici va ricordato il Miracolo dell’Ostia incarnata avvenuto ad Alatri nel 1228 esposta nella Cappella del Miracolo eucaristico nella cattedrale di San Paolo. La testimonianza del Miracolo è attestata nella Bolla “Fraternitas
tuae” scritta da Papa Gregorio IX il 13 marzo 1228, in risposta al Vescovo di Alatri, Giovanni V.
Il Miracolo è stato di recente oggetto di particolare attenzione grazie all’approdo ad Alatri della MOSTRA INTERNAZIONALE dei Miracoli eucaristici, ideata da Carlo Acutis, il giovanissimo ragazzo proclamato beato nel 2020. La Mostra presentava una serie di pannelli che illustravano oltre 130 Miracoli Eucaristici avvenuti nel mondo e riconosciuti dalla Chiesa e tra questi il pannello dedicato all’ostia incarnata di Alatri, uno dei 22 miracoli eucaristici avvenuti in Italia.

Cattedrale di San Paolo - Alatri, Provincia di Frosinone
Alberto T.
4/5

Bellissima chiesa costruita sui resti di un'antica area sacrificale nel centro dell'Acropoli di Alatri.
La Cattedrale a tre navate, conserva tele del XVIII e XIX secolo.
In fondo la mirabile statua di San Sisto I, ricoperta in oro e argento.

Cattedrale di San Paolo - Alatri, Provincia di Frosinone
Gianni M.
5/5

La festa di san Sisto è l’insieme delle devozioni popolari al santo patrono di Alatri che si
In quel periodo la città e la contea di Alife erano attanagliate dalla peste che mieteva vittime in tutta la vallata. Per questo Rainulfo, approfittando della sua amicizia con Anacleto, gli chiese le reliquie di un «gran santo» affinché potesse portarle nella sua contea e per intercessione del quale avrebbe chiesto al Signore di far cessare il morbo. Anacleto, nonostante l’amicizia, non si dimostrò molto ben disposto ma proprio mentre il conte era in udienza, arrivò la notizia che nella basilica di San Pietro si era spezzata la trave di una navata laterale finita poi sull’altare contenente le spoglie del pontefice Sisto I, scoperchiandolo. Per tale motivo l’urna che conteneva il corpo del pontefice fu temporaneamente tolta dal luogo in cui da secoli riposava (per permettere il ripristino dell’altare) e affidata alla custodia di Anacleto. L’avvenimento fu dai credenti considerato un segno del fatto che san Sisto I avesse accolto la richiesta di Rainulfo per essere portato dove c’era più bisogno del suo patrocinio. Nel gennaio 1132 Anacleto, segretamente, consegnò le spoglie al conte Rainulfo.
Il racconto della traslazione delle reliquie è comune sia alla tradizione di Alatri che a quella di Alife, almeno finché Rainulfo ripartì da Roma per dirigersi ad Alife. La leggenda alatrina, invece, propone una variazione storicamente non documentata quanto quella alifana che vorrebbe che il conte Rainulfo, partito con un gruppo di vetturiali alifani, mandò avanti un legato a cavallo affinché annunziasse in tempo debito l’arrivo del sacro deposito ai nobili della città, al clero e, soprattutto, al vescovo dell’epoca che si chiamavano Roberto e in modo che si potesse preparare una degna accoglienza. L’11 gennaio, durante il trasporto delle reliquie, la mula percorreva la via Latina in direzione di Alife: superata la città di Anagni, arrivò ad un bivio dove s’impuntò a svoltare a sinistra, volendo a tutti i costi dirigersi per un’impervia strada in salita che portava all’antica città di Alatri. Il gruppo che scortava l’animale non fu capace di far cambiare direzione all’animale, né con le buone e nemmeno con le bastonate per cui, vedendo in questo atteggiamento dell’animale un ulteriore segno di San Sisto, la lasciarono senza redini e la seguirono. La mula camminò per un bel tratto, lontano dalla via principale, giungendo fin sotto le mura della città di Alatri, fermandosi prima nei pressi dell’Ospedale di San Matteo e dirigendosi poi verso la cattedrale davanti alle cui porte si inginocchiò. La leggenda di Alatri, vuole che agli alifani di scorta, addolorati per la deviazione non programmata, fu dato solo un dito del Santo e che ritornarono mesti, ad Alife. E questa è la versione della tradizione alatrese, in base alla quale ogni nuovo vescovo di Anagni-Alatri, all’atto della prima visita ufficiale, deve montare una mula all’ingresso della città e salire fino alla Cattedrale. La leggenda alifana, invece, non parla affatto della deviazione di percorso fatta dall’animale, ma che la mula arrivò ad Alife nel luogo dove oggi sorge la chiesa di San Sisto Extra Moenia: qui la mula s’inginocchiò su un sasso e, in un bagliore di luce sacra, lasciò impressa su quella pietra l’impronta del suo ginocchio (quel sasso è ancor oggi conservato in quel posto preciso). Sempre secondo la leggenda, non appena le reliquie di san Sisto arrivarono nei pressi delle mura di Alife, immediatamente cessò la peste e il conte, felice di aver fatto questo grande dono agli alifani, immediatamente ordinò la costruzione di una cattedrale, affinché le reliquie fossero accolte, conservate e venerate.

Cattedrale di San Paolo - Alatri, Provincia di Frosinone
MEK V. A. A.
4/5

Al suo interno è custodita la statua di San Sisto 1° papa pesante ben 7 quintali il legno rivestita di oro e argento. Inoltre la cassaforte con parte dei resti. La cattedrale è grande e piena di storia. In passato ha ospitato la visita di papa Giovanni Paolo secondo.

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